INTRODUZIONE
Quando Colombo e i suoi uomini approdarono sull’isola di San Salvador,
nel Centro America, pensarono di essere giunti in Oriente e, di conseguenza,
nelle Indie. Per questo motivo identificarono le popolazioni sconosciute, con
le quali entrarono in contatto, come Indiani o Indios (in lingua
spagnola). In realtà si trattava di
milioni di persone che erano vissute, fin a quel momento, quasi del tutto
isolate dal resto dei continenti, un universo vasto di popoli e società molto
diverse tra loro, con lingue, culture e modi di vivere propri. Nella parte
settentrionale delle Americhe vi dimoravano, in ambienti naturali che andavano
dalle foreste alla montagna, dal fiume alle pianure, popolazioni perlopiù
nomadi o seminomadi. Nell’America centrale e meridionale, invece, erano
riuscite a costituirsi delle vere e proprie civiltà, sotto molti aspetti simili
ai imperi contemporanei imperi d’Europa, Asia e Africa.
1.1 I
POPOLI DEL NORD AMERICA
1.1.1 La regione artica
La regione artica, comprendente il Canada settentrionale, l’Alaska e
zone della Groenlandia era la terra degli Inuit, in gran parte ancora oggi
presenti nelle stesse terre. Chiamati anche eschimesi (che vuol dire
“mangiatori di carne curda”, mentre inuit significa “la gente”), queste
comunità furono storicamente costrette ad adattarsi ad un ambiente molto ostico
per il freddo, i terreni gelati e la poca luce naturale. Il paesaggio a quelle
latitudini è quasi tutto l’anno un deserto di ghiaccio che gli Inuit
attraversavano con slitte trainate da cani. Ai pattini della slitta venivano
attaccate ossa di balena per favorirne lo scorrimento sul ghiaccio.
Caccia e pesca erano le fonti di sostentamento principali. Renne,
foche e trichechi erano utilizzati non solo per la carne, ma anche per le ossa
e le pelli. La pelle di renna, in particolare, era utilizzata per il vestiario
(spesso formato da diversi strati) e, insieme a quelle di tricheco, per le
abitazioni estive. In inverno le case erano in legno, a cupola, con struttura
fatta di ossa di balene. Quando gli Inuit erano in viaggio costruivano case di
ghiaccio, sempre a cupola, chiamate igloo.
1.1.2 Le Grandi Pianure
La vita delle comunità delle Grandi Pianure era basata sulla caccia al
bisonte. In un secondo momento, anche a causa delle migrazioni provenienti da
est si costituirono villaggi semipermanenti, a volte fortificati attraverso
fossati o cinte murarie. Dai siti archeologici di questi piccoli villaggi si
ricavano anche oggetti più complessi come strumenti in pietra, ossa e legno e
diversi manufatti in ceramica che manifestano uno stile di vita orientato anche
all’artigianato.
Gli Irochesi si erano spostati dai boschi degli Stati Uniti orientali
verso ila pianura e vivevano di una combinazione di caccia, raccolta, pesca e
agricoltura di sussistenza in insediamenti semipermanenti. Intorno al 1000
diventando più stanziali, gli Irochesi svilupparono un’agricoltura basata sulle
cosiddette “tre sorelle”: fagioli, mais e zucca. Queste tre colture, coltivate
insieme, offrivano vantaggi reciproci: il mais, infatti, procura una struttura
su cui possono arrampicarsi le piante di fagioli senza utilizzo di paletti, i
fagioli rilasciano nel terreno sostanze che fertilizzano il suolo per le altre
piante e le zucche, infine, con le loro foglie grandi creano sul terreno un
microclima ottimale per trattenere l’umidità nel suolo.
1.1.3 La Cultura del Mississippi
L’economia agricola si sviluppò, però, soprattutto nelle zone
alluvionali dei grandi fiumi come il Mississippi dove fiorì la Cultura omonima
tra il 900 e il 1400 e il cui centro più importante fu, per un periodo, la
città di Cahokia. La struttura sociale era gerarchica e la divisione del lavoro
ben definita tra classi sociali tra cui spiccava quella dei sacerdoti,
importante come nelle civiltà del Centro America.
I Mississippiani si occupavano anche di commercio a lunga distanza con
le merci che producevano, quali lame finite, sculture, pellicce e generi
alimentari. Alcune comunità del Mississippi migrarono e si stanziarono verso
sud-est, mentre dall’altra parte, a sud-ovest nacquero diversi villaggi
chiamati Pueblo, di dimensioni modeste e sparsi nei territori degli attuali New
Mexico e Arizona.
1.1.4 Le foreste del Nord-Ovest
Infine, vi erano le popolazioni della costa del Pacifico. Essi non
svilupparono un’economia agricola perché avvantaggiati la ricchissima offerta
che natura (foresta pluviale temperata e correnti oceaniche calde) procurava in
quelle regioni: pesci, mammiferi marini e terrestri, molluschi e uccelli, senza
dimenticare la presenza di cedri giganti utilizzati per creare piroghe e
abitazioni. Molto diffuse erano la pesca dei salmoni, catturati con reti e
lance grazie a barriere di legno collocate attraverso i fiumi e la caccia alla
balena, attuata con lunghi arpioni e dalla quale si ricavava carne e pelle come
cibo, grasso come olio e ossa, nervi e tendini per strutture e funi.
Non avevano una struttura sociale organizzata come la Cultura del
Mississippi.