mercoledì 18 settembre 2024

 

INTRODUZIONE

 

Quando Colombo e i suoi uomini approdarono sull’isola di San Salvador, nel Centro America, pensarono di essere giunti in Oriente e, di conseguenza, nelle Indie. Per questo motivo identificarono le popolazioni sconosciute, con le quali entrarono in contatto, come Indiani o Indios (in lingua spagnola).  In realtà si trattava di milioni di persone che erano vissute, fin a quel momento, quasi del tutto isolate dal resto dei continenti, un universo vasto di popoli e società molto diverse tra loro, con lingue, culture e modi di vivere propri. Nella parte settentrionale delle Americhe vi dimoravano, in ambienti naturali che andavano dalle foreste alla montagna, dal fiume alle pianure, popolazioni perlopiù nomadi o seminomadi. Nell’America centrale e meridionale, invece, erano riuscite a costituirsi delle vere e proprie civiltà, sotto molti aspetti simili ai imperi contemporanei imperi d’Europa, Asia e Africa.

 

1.1 I POPOLI DEL NORD AMERICA

 

1.1.1 La regione artica

La regione artica, comprendente il Canada settentrionale, l’Alaska e zone della Groenlandia era la terra degli Inuit, in gran parte ancora oggi presenti nelle stesse terre. Chiamati anche eschimesi (che vuol dire “mangiatori di carne curda”, mentre inuit significa “la gente”), queste comunità furono storicamente costrette ad adattarsi ad un ambiente molto ostico per il freddo, i terreni gelati e la poca luce naturale. Il paesaggio a quelle latitudini è quasi tutto l’anno un deserto di ghiaccio che gli Inuit attraversavano con slitte trainate da cani. Ai pattini della slitta venivano attaccate ossa di balena per favorirne lo scorrimento sul ghiaccio.

Caccia e pesca erano le fonti di sostentamento principali. Renne, foche e trichechi erano utilizzati non solo per la carne, ma anche per le ossa e le pelli. La pelle di renna, in particolare, era utilizzata per il vestiario (spesso formato da diversi strati) e, insieme a quelle di tricheco, per le abitazioni estive. In inverno le case erano in legno, a cupola, con struttura fatta di ossa di balene. Quando gli Inuit erano in viaggio costruivano case di ghiaccio, sempre a cupola, chiamate igloo.

 

1.1.2 Le Grandi Pianure

La vita delle comunità delle Grandi Pianure era basata sulla caccia al bisonte. In un secondo momento, anche a causa delle migrazioni provenienti da est si costituirono villaggi semipermanenti, a volte fortificati attraverso fossati o cinte murarie. Dai siti archeologici di questi piccoli villaggi si ricavano anche oggetti più complessi come strumenti in pietra, ossa e legno e diversi manufatti in ceramica che manifestano uno stile di vita orientato anche all’artigianato.

Gli Irochesi si erano spostati dai boschi degli Stati Uniti orientali verso ila pianura e vivevano di una combinazione di caccia, raccolta, pesca e agricoltura di sussistenza in insediamenti semipermanenti. Intorno al 1000 diventando più stanziali, gli Irochesi svilupparono un’agricoltura basata sulle cosiddette “tre sorelle”: fagioli, mais e zucca. Queste tre colture, coltivate insieme, offrivano vantaggi reciproci: il mais, infatti, procura una struttura su cui possono arrampicarsi le piante di fagioli senza utilizzo di paletti, i fagioli rilasciano nel terreno sostanze che fertilizzano il suolo per le altre piante e le zucche, infine, con le loro foglie grandi creano sul terreno un microclima ottimale per trattenere l’umidità nel suolo.

 

 

1.1.3 La Cultura del Mississippi

L’economia agricola si sviluppò, però, soprattutto nelle zone alluvionali dei grandi fiumi come il Mississippi dove fiorì la Cultura omonima tra il 900 e il 1400 e il cui centro più importante fu, per un periodo, la città di Cahokia. La struttura sociale era gerarchica e la divisione del lavoro ben definita tra classi sociali tra cui spiccava quella dei sacerdoti, importante come nelle civiltà del Centro America.

I Mississippiani si occupavano anche di commercio a lunga distanza con le merci che producevano, quali lame finite, sculture, pellicce e generi alimentari. Alcune comunità del Mississippi migrarono e si stanziarono verso sud-est, mentre dall’altra parte, a sud-ovest nacquero diversi villaggi chiamati Pueblo, di dimensioni modeste e sparsi nei territori degli attuali New Mexico e Arizona.

 

1.1.4 Le foreste del Nord-Ovest

Infine, vi erano le popolazioni della costa del Pacifico. Essi non svilupparono un’economia agricola perché avvantaggiati la ricchissima offerta che natura (foresta pluviale temperata e correnti oceaniche calde) procurava in quelle regioni: pesci, mammiferi marini e terrestri, molluschi e uccelli, senza dimenticare la presenza di cedri giganti utilizzati per creare piroghe e abitazioni. Molto diffuse erano la pesca dei salmoni, catturati con reti e lance grazie a barriere di legno collocate attraverso i fiumi e la caccia alla balena, attuata con lunghi arpioni e dalla quale si ricavava carne e pelle come cibo, grasso come olio e ossa, nervi e tendini per strutture e funi.

Non avevano una struttura sociale organizzata come la Cultura del Mississippi.

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